sabato 24 luglio 2010

Libro del momento "I miei luoghi oscuri" di James Ellroy



James Ellroy è uno scrittore di fama mondiale. I suoi lavori hanno affascinato milioni di persone, basti citare “Black Dahlia” (la Dalia Nera), L.a. Confidential o American Tabloid per farsi un’idea della caratura del personaggio. Per alcuni titoli anche il cinema ha usufruito del suo genio come, appunto, il famoso L.a Confidential.
Detto questo, chi è James Ellroy? Quale vita ha vissuto Ellroy per diventare lo scrittore che è? Sapevate che la madre (Geneva) di Ellroy è stata assassinata quando lui era ancora bambino? Chi era Geneva e cosa l’ha portata verso una fine così cruda?
E’ da questo spunto che parte il libro “i miei luoghi oscuri”.
Ellroy ci racconta in maniera spietata, precisa e chiara la morte della madre. Ci parla delle indagini per capire i misteri legati a questo omicidio. Snocciola fatti, date e nomi. Ci racconta vicende personali legate alla madre.
Ripercorre, basandosi sui documenti dell’epoca, i giorni prima, durante e dopo l’assassinio.
Cita le testimonianze delle persone venute in contatto con la vittima.
La prima parte del libro si dedica proprio a descrivere per filo e per segno i fatti senza soffermarsi sui lati emotivi della storia.
Tutte queste ricerche però, purtroppo, non porteranno a nulla di concreto e la vicenda della madre di Ellroy rimarrà in un limbo fatto di incertezze, dubbi e misteri.

Nella parte centrale del libro arriva il gioiello vero e proprio dell’opera.
Ellroy parla della sua vita dopo quell’evento drammatico e come lo stesso abbia segnato il resto della sua esistenza.
Parte così un viaggio incredibile. Si parla della gioventù passata in un micro appartamento insieme al padre.
Si parla dell’esperienza nell’esercito.
Poi l’alcool, le droghe, le donne, le amicizie, la follia…
Poi ancora la voglia di rifarsi, la paura di non riuscirci, l’impegno, la rinascita…
L’amore verso la scrittura e verso il lato oscuro che ognuno si porta dentro.
I primi successi.
In questa parte del libro Ellroy ci affascina con una storia piena di aneddoti interessanti, crudi e sempre esposti in maniera diretta. Vi posso assicurare che il ritmo del libro vi travolgerà. Tante risate amare e tanta commozione sussurrata e sottile.

L’ultima parte del libro ci mostra un Ellroy ormai famoso che si confronta ancora una volta con l’assassinio di sua madre e con la madre stessa. Non solo, lo scrittore cerca di mettersi sulle tracce dell’assassino e decide di riaprire, con l’aiuto di un detective, le indagini.
Sono passati tanti anni, forse troppi.
Si parlerà non solo del “caso Ellroy” ma anche di altri casi, risolti e non, fino all’epilogo, doloroso, irrimediabilmente triste e pieno di amarezza.

Dalla prefazione:

“Voglio trovare l'amore di cui fummo privati ed esercitarlo in tuo nome. ... Voglio darti vita.”

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