venerdì 19 agosto 2011

Recensione Zurigo 17 Agosto 2011




The Family

E’ il 1998, sono appena uscito dall’Hallenstadion di Zurigo. Ho assistito al mio primo concerto di Prince, insieme a me ci sono i miei genitori, anche loro appassionati di musica in generale e di Prince in particolare.

Ho 22 anni, guardo mia mamma e mio papà e penso “chissà se potrò rivivere una serata come questa”. Il mio pensiero è dettato non solo da questioni anagrafiche ma anche da questioni legate alla vita di tutti i giorni. Si diventa grandi, si perde entusiasmo, si hanno altre priorità ecc, ecc.



E’ il 2011, un giorno di Luglio.

E’ tutta l’estate che controllo in maniera compulsiva Prince Vault (il sito dove vengono comunicate, tra le altre cose, le date dei concerti di Prince) e finalmente vedo l’annuncio che tanto aspettavo.

Prince – 17 Agosto – Hallenstadion di Zurigo.

Sarebbe il mio 10° concerto e sarebbe veramente bello poterlo vivere con lo stesso gruppo di 13 anni fa. Sarebbe divertente, emozionante e romantico.

La mia compagna Paola mi incita ad organizzare la spedizione allargata, che donna meravigliosa.

Allora, che fate cari miei genitori? Venite anche voi?

Certo che vengono anche loro, l’idea di vedere un concerto di Prince li entusiasma, vedere Zurigo anche. Ok, affare fatto.



Ecco, tutta questa prefazione per dire che per me il concerto di Zurigo di quest’anno non è stato un concerto normale, se mai si possa denominare “normale” un concerto di Prince.

No, il concerto di quest’anno è stato particolarmente emozionante anche per questioni personali e al di fuori dell’esperienza live in sé.

Ok, ci siamo capiti.

Parliamo di musica, parliamo di Prince.



Appena entrato nel palazzetto, completamente ristrutturato nel 2005 (e si vede), mi accorgo in parte d’avere fatto una mezza cacchiata. Sono incredibilmente lontano dal palco o almeno sono lontano secondo i miei desideri. E’ comunque ok, il palco lo vedo e in più ci sono i monitor laterali.

Detto questo MAI PIU’ COSI’ LONTANTO. Mai più almeno che per cause di forza maggiore. Appena iniziato il concerto mi accorgo che, che mi manca il calore della gente che balla vicino a me, le urla, i volumi alti.

Il palco è in parte illuminato e presenta delle animazioni “effetto acqua” o meglio “effetto superficie oceanica in movimento” e l’immancabile simbolo che riproduce il mio tatuaggio (o forse è il contrario?).

Ai lati del palco i monitor riproducono i video di vari artisti associati a Prince.

Sheila E., Mazarati, Tc Ellis e i Time sono lì tanto per ricordarci che l’uomo che stiamo per ammirare ha una storia alle spalle. E’ incredibile vedere i periodi rappresentati dai video e pensare che l’uomo artefice di tanti stili diversi e di tanti brani incredibili è la stessa persona che tra poco ci sconvolgerà l’organismo.

Mentre aspetto l’inizio del concerto, tra un video e l’altro, mi metto a dare un’occhiata alle persone presenti. Come capita spesso ai concerti di Prince sono presenti persone di tutte le età, di tutti gli orientamenti sessuali e di tutti i colori. Sembra che l’integrazione totale ai suoi concerti sia una realtà ormai collaudata. Grande Prince.



Si spengono le luci verso le 20.30, si parte.

No, si riaccendono dopo 10 secondi. Falso allarme.



Si spengono le luci verso le 20.31, si parte.

No, si riaccendono dopo 10 secondi. Falso allarme.



Si spengono le luci verso le 20.31(e trenta secondi), si parte.

No, ennesimo falso allarme. L’ultimo fortunatamente.




U have just accessed the Gold Experience


Finalmente si parte sul serio, il suono del temporale fa vibrare tutta la struttura e il volume sembra adeguato. Dico sembra perché purtroppo dalla mia posizione il volume si dimostrerà veramente modesto e la qualità audio ai limiti della decenza. Dai commenti trovati in rete sembra che la cosa abbia interessato solamente le persone in tribuna ma non le persone in parterre.

MAI PIU’ COSI’ LONTANO.



Comunque si parte e questo è già favoloso.

Le prime note di Gold aprono il concerto e spalancano il mio cuore. Ho tanto desiderato di poter ascoltare Gold dal vivo, più che altro perché non l’avevo mai sentita dal vivo ed eccola ad aprire il mio decimo concerto. Grazie Prince, troppo carino, non dovevi.

Prince si presenta sul palco con un vestito scuro, giacchetta aderente e corta tutta tempestata di brillantini dorati e capelli simili a quelli portati nel periodo di Musicology, quasi (dico quasi però) afro. La giacchetta dopo un paio di canzoni farà un bel salto e lui rimarrà in completo scuro e con una quantità assurda di collane al collo.

Lui inizia con Gold, con i brillantini dorati che cascano dal cielo, con la folla che intona il coro del brano e tutto diventa dorato.

Subito dopo Gold ci scombussola con Purple Rain. Ora io non voglio ripetermi ma ditemi un artista, dico uno, che si giocherebbe due carte così come prima e seconda canzone.

Certo, a mio modestissimo parere il fatto di fare Purple Rain come secondo brano suona come dire “stasera proprio non ho voglia di suonarla perciò, dato che volete che la suoni, me la levo subito dalle balle”. Peccato per l’acustica che non mi ha permesso di godere al massimo dell’assolo di chitarra, chitarra cupa per tutto il concerto e dal volume sempre microscopico. Ad ogni modo con Purple Rain dal cielo vengono giù brillantini viola. Al momento mi sono chiesto se avesse un colore per ogni brano, domanda che ha avuto risposta con il brano seguente “Let’s go Crazy”, basta brillantini ma ancora emozioni a badilate.

Subito dopo, 1999 che proprio, non vogliatemene, non riesco più ad ascoltare. Capisco le motivazioni che lo spingono a suonarla me egoisticamente mi piacerebbe dare qualche consiglio sulla scaletta. Dubito però che questo mio desiderio verrà mai esaudito. Sono mica Andy Allo !

Ehh, Andy Allo, poi ci torniamo ok?

Delirious è divertente come sempre e inizia a far drizzare dalle sedie anche il pubblico più passivo e vi assicuro che noi eravamo in un covo di signore e signorotti veramente passivi. Diciamo che in una gara di ghiaccioli avrebbero sicuramente vinto il premio igloo 2011. Ok, ci siamo capiti.

Little Red Corvette nella versione battezzata a Montreux ha sempre il suo perché.

Nothing Compares 2 U strappa qualche lacrima alla mia mamma perciò direi che è stata eseguita veramente bene, Shelby veramente incredibile.

Take me with U, Raspberry Beret e Cream le suona come a voler dire “ricordatevi che io ho veramente un mucchio di hits” e ad un certo punto ce lo ricorderà a parole, ormai un classico nei concerti di Prince.

Veniamo al momento top del concerto.

Cool è veramente irresistibile. Perché irresistibile? Perché con Cool TUTTI stavano ballando. Veramente, mentre scrivo mi vengono i brividi ricordando quel momento di condivisione. 13000 persone che in un momento diventano tutte uguali, che si emozionano alla stessa maniera e che sentono la necessità quasi animale di muoversi. 26000 chiappe in movimento! Stupendo. Il giro di Cool potrebbe andare avanti anche per due ore che nessuno avrebbe nulla da obiettare. Grande Prince ad avere capito che ripescare questo brano dalla discografia dei Time avrebbe potuto giovare al suo spettacolo, a mio avviso Cool è il brano che meglio rappresenta un concerto di Prince nel 2011. Ritmo, emozione, omaggi ad altri artisti (perché in Cool viene anche cantata una strofa di Don’t stop till you get enought di Michael Jackson), divertimento (Prince che passa da uno strumento all’altro tanto per divertirsi).. Insomma, con Cool lui ci ricorda quanto è cool lui e ci ricorda anche che noi fans siamo veramente cool.

Subito dopo si parte per un set al piano veramente memorabile, quasi un regalo per la chiusura del tour Europeo. Prince canta e suona Diamonds And Pearls, Do Me Baby ,Condition Of The Heart e Under The Cherry Moon. Non vi dico le espressioni sul volto di Prince mentre scherza con le note. Non ve lo dico perché sono impossibili da descrivere. Sapete di cosa sto parlando no?

Il loop elettronico di Hot Thing obbliga tutti a muoversi ancora per ballare, il movimento da sopra è uno spasso. La zona parterre è viva, sembra un’unica entità. Stupendo.

I sample di When Doves Cry e di Sign "O" The Times accontentano in parte le schiere di fans che ricordano Prince soprattutto per i singoli di successo.

Rimango dell’idea che quando i samples vengono mixati alle parti live il tutto suoni in maniera egregia. Molto meno invece quando vengono lasciati uscire dalle casse così come sono. Real music? Dipende dai punti di vista.

Poi arriva Kiss, boato del pubblico e scene di delirio collettivo durante il suo impareggiabile balletto. Cacchio, 53 anni e sembra veramente un ragazzino. Prince ci ricorda con il suo atteggiamento e con il suo aspetto che avere uno spirito da ragazzino si ripercuote anche sull’aspetto fisico. Certo, lui ha indubbiamente uno stile di vita che aiuta e anche molto ma quanti personaggi altrettanto famosi diventano vittime della loro stessa notorietà? I soldi aiutano se una persona sa come gestirli. Prince mi dà l’idea di sapere benissimo come spassarsela senza esagerare e senza cadere in cattive abitudini. Tanto di cappello a lui.

Dopo una breve pausa è l’ora di The Beautiful Ones. Che dire? Perfetta, lui l’ha cantata in maniera emozionata ed emozionante. Le urla finali mi hanno fatto perdere qualche anno di vita ma va bene così.

Altra pausa e via per una versione ultra funky di Alphabet Street, dieci minuti di movimento e ancora 26000 mani a tenere il battito ritmico del brano. Emozione pura.

Ora non ricordo perfettamente se questo è il momento in cui alcuni fortunati sono andati sul palco ma quello che conta è che ad un certo punto uno di loro gli ha passato un bandana viola e lui l’ha preso, l’ha annusato e ha fatto finta che il bandana in questione puzzasse. Che simpatico ometto. Poi uno dei fans presenti sul palco gli ha passato il suo cappello viola e lui l’ha indossato. Il fan in questione mi è stato comunicato essere Rude Boy 711, uno degli iscritti al forum Purple Italy. Oltre alla normale dose di invidia per lui devo ammettere di aver provato una piacevole sensazione a sapere che uno dei “nostri” è stato sul palco con lui.



Dopo l’ennesima pausa Prince propone il tris Empty Room, Let’s Work e U Got The Look. Empty Room veramente meravigliosa e preziosa essendo conosciuta solo dai più affezionati. Let’s work mi ha sorpreso soprattutto per Ida Nielsen che, a mio modestissimo parere, mi è sembrata più sicura e precisa in questo concerto. Stare vicino ad un perfezionista come Prince credo abbia un suo peso.

Si percepisce l’arrivo della fine, o almeno io percepisco che tutto sta finendo, con l’arrivo di When Doves Cry in versione suonata/estesa e del sample set che include Nasty Girl, Mr.Goodnight, Scream of Passion e I would die 4 U.

La fine del concerto è celebrata con The Bird, Jungle Love e Controversy.

Ennesimi brillantini dal cielo e immancabile ringraziamento da parte di Prince per la serata.

Ecco, tutto finito. Ecco CACCHIO tutto finito.



Torniamo però indietro nel tempo e spendiamo anche due parole sulla band di Prince.

Dal mio punto d’ascolto John Blackwell era completamente inesistente. Volumi veramente da topolino, poi aggiungiamoci anche il fatto che non è stato MAI inquadrato dalle telecamere (almeno, a me non pare d’averlo mai visto nei monitors) e il risultato è che alla batteria poteva anche esserci Tullio De Piscopo che non mi sarebbe cambiato nulla.

Shelby è veramente una grande artista. Mi piace un sacco, mi piace anche il modo che ha di presentarsi, sempre all’altezza, sempre consapevole dell’importanza del suo ruolo. Brava, simpatica e cool.

Ida Nielsen, come ho già detto, mi sembra migliorata, anzi, più che migliorata tecnicamente mi sembra più sicura. Brava e bella (perché è una bellissima donna).

Morris Hayes fa sempre il suo sporchissimo lavoro con le tastiere, mette fiati finti in mancanza di quelli veri e ricrea gli arrangiamenti a noi tanto cari. Sicuro e indubbiamente bravo, magari non un mostro di tecnica (non è Renato Neto per intenderci) e magari non è nemmeno particolarmente originale (non è Doctor Fink per intenderci) comunque è sempre bello vederlo sul palco con Prince. 13 anni fa anche lui era su quel palco. Tutto bene Morris? Passati bene questi 13 anni?

Cassandra O’Neal brava, che dire di più? Brava, personalmente non impazzisco per come suona ma sono gusti, comunque sempre brava.

Ultima ma non ultima Andy Allo.



Ora, chi sono io per giudicare? Io che spendo quantità assurde di denari per seguire Prince in giro per l’Europa, che non manco di acquistare cd, magliette e gadgets vari? Chi sono io per giudicare l’amore verso una persona quando io per primo non seguo alcun filo logico per seguire Prince?

Perché Prince si comporta veramente così con lei.

Suona bene la chitarra? Assolutamente no.

Canta bene? Si, canta abbastanza bene ma durante il concerto non ha cantato.

Balla bene? Ha ballato ma cacchio, quel ballo lo faccio pure io solo che… solo che io (fortunatamente) non ho quella faccia lì e quel corpo lì (ripeto, fortunatamente, sarei un uomo abbastanza inquietante no?).

Ecco, tanto per dare una mezza idea, se vicino al nome Prince c’è scritto “whatever” e vicino al nome Ida Nielsen appare la scritta “bass”, vicino al nome Andy Allo ci dovrebbe essere scritto “bella gnocca”, magari non in Italiano ma ci siamo capiti.


all good things they say ... never last





Con questo credo, non sono sicuro, d’avere detto veramente tutto.

Il concerto è stato stupendo come sempre, lui dal vivo rimane una delle poche cose certe che rimangano a questo mondo.

La compagnia, come potrete immaginare, è stata magnifica e vi posso assicurare che vedere i propri genitori ballare e gridare “Prince!!!” è un’emozione impagabile.

La mia Paola si è ancora dimostrata una compagna stupenda e grande esperta di musica. Lei mi ha anche spiegato il motivo per cui mancassero manifesti del concerto di Prince a Zurigo “vedi Marco, è che gli svizzeri sono così precisi che l’hanno esposto 10 minuti il cartello e poi l’hanno tolto”. Grande.



Peccato per non avere incontrato i ragazzi del forum Purple Italy, sono sicuro che l’occasione arriverà. Il nostro è veramente in grande forma e confido di vederlo ancora per almeno un centinaio di volte.



we live 2 get funky




Scaletta completa del concerto:

Gold
Purple Rain
Let's Go Crazy
Delirious
Let's Go Crazy (ripresa)
1999
Little Red Corvette
Nothing Compares 2 U
Take Me With U
Raspberry Beret
Cream
Cool (incluso il cantato di una strofa di Don't Stop 'Til You Get Enough)
Interlude
Diamonds And Pearls
Do Me, Baby
Condition Of The Heart (strumentale)
Under The Cherry Moon (strumentale)
Hot Thing (incluso il cantato di Shortberry Strawcake)
When Doves Cry (appena accennata)
Sign "O" The Times
If I Was Your Girlfriend
Kiss
Pausa
Cassandra O'Neal Intro
The Beautiful Ones
Interlude
Alphabet St.
Interlude
Empty Room
Let's Work
U Got The Look
Interlude
When Doves Cry
Nasty Girl (strumentale)
Mr. Goodnight
The Screams Of Passion (strumentale)
I Would Die 4 U
The Bird
Jungle Love
Controversy (incluso il cantato di Housequake)
Outro


Aggiornamento: stavo dimenticando che anche iSTE del forum Purple Italy era sul palco con Prince. Invidia a tonnellate anche per lui. Complimenti per la tenacia.

fonte fotografia di Rude Boy 711: prince.org
fonte scaletta: Purple Kiss 2.0

5 commenti:

  1. Bravo, ho chiuso gli occhi e per un attimo ero anch'io a Zurigo, mannaggia questo l'ho perso, ma 2 volte in 9 mesi possono bastare( Assago - Perugia)e invece no, nn basta mai :);è dell'87 la mia prima esperienza live col "ns" Prince,delle 4 serate del bellissimo "Sign..tour"a Milano, vidi le ultime 2, da quel momento per me, lui è nel mio cuore,ricordo perfettamente la prima volta che ascoltai a casa di amici Purple Rain,spiegare a parole cosa provammo è veramente difficile,ascoltammo lp per quasi tutta la serata,non sò quante volte girò su quel piatto,i miei amici ed io rimanemmo entusiasti,capimmo subito di trovarci d'avanti a un nuovo mito musicale, originalissimo pur usando suoni e ritmi a noi ben conosciuti,ma daltronde lui cita sempre i suoi maestri: James Brown,Santana i Led Zeppelin,Wonder etc etc... 25 anni dopo, posso dirti che ascolto quasi solo lui,anche perchè nella sua immensa discografia,abbraccia tutti i generi che prediligo, è inutile dirti che come poliedricità, nn ha rivali.Come anche i suoi live, se gli gira tutto bene, pochi,se nn nessuno riescono a tenergli il passo,specialmente alla sua età, ma come già hai scritto tu, l'età anagrafica per lui è solo un dettaglio.L'anno dopo replicai con altre 2 serate su 4,il "Lovesexy Tour"fù un esperienza altrettanto incredibile.Nella mia vita ho avuto la fortuna di vedere tanti concerti, da i Dire Straits al Vigorelli, a Marley a san Siro, dove ho pensato veramente di aver raggiunto l'apice di "Mito" vivente,a Lou Reed all'Arena di Milano,per poi passare dal vecchio Vasco ('84)al Palasport, seguito dai Queen anche qui per due serate, etc etc.... ma mi sbagliavo, qlo che ho provato e riprovo"vivendo" i suoi concerti, nn ha eguali per me, tu sai di cosa parlo,ogni volta, mi sento entrare in una "dimensione" sconosciuta ai più, un mix di emozioni, corredato da "peli che si rizzano"(passami il termine),batticuore,dolcezza e "violenza", note felici e struggenti,ma soprattutto tanto cambi di ritmo, dietro tutto qto c'è una professionalità unica, nn parlo solo da fan, ma a mio modestissimo parere, io che sono stato educato musicalmente da mio padre con la Lirica e la Classica, annovero la sua immensa opera tra i Grandi, sono certo che sarà uno dei pochi Artisti contemporanei, che avrà l'onore di far vivere la sua Musica nei tempi a venire, pezzi come Venus de Milo o Arboretum,-Sometimes it snows in april-e tanti altri, per me ne sono la prova, scusa se mi sono dilungato, ma mi ha fatto molto piacere leggere il tuo blog, sempre aggiornato e scritto molto bene. Con simpatia, cordiali saluti Elio

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  2. ri-ps su Andy Allo la penso come te :) ahhh le sue muse....

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  3. Bello leggere della tua storia. Invidia per i tanti concerti che hai visto. Dire Straits in primis. Vasco l'ho visto pure io una quantità di volte smodata e anche i Queen (quello che ne resta) li ho visti. Spero di vederti spesso tra queste pagine. Buona continuazione.

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  4. Ah, grazie per i complimenti sempre molto graditi.

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  5. Figurati, sono contento di conoscere, chi come me ha la mia stessa Patologia :) ciao Shi !

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